Ne vedo due ma ne sento tre



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L'isola mi aiuta a capirmi sempre di più, sono felice di essere qui in attesa che nasca E.
Ho preso giorni prima di riuscire ad adattarmi, dopo Napoli arrivare in un posto che ha un tempo esattamente all'incontrario non ti lascia subito tranquillo.
La lingua nuova e una famiglia da conoscere e allo stesso tempo controllare perché non invada troppo.
E nei miei sogni un bambino che gioca con l'acqua e i castelli di sabbie, con cui reimparare un nuovo modo di respirare e stare al mondo, parchè così mi passa per la testa in questi giorni, come un doppio specchio dove vedi due persone in una stessa immagine.


L'immagine ha colori diversi, le persone saranno tre, io ne vedo due ma ne sento tre.
Dentro, profondamente.
È una cosa nuova per me, vado a immergermi in questa nuovo principio di avventura.
Un bacio grande
A.



Manca poco. Come state?

Vorrei mandarvi un piccolo pensiero di luce, che vi aiuti a passare con gioia questa soglia importante.
Quando stavo per partorire Francesca mi ha prestato questo libro.
Al di là dello yoga, che non so se V. pratica o ha mai praticato, quello che è straordinario è lo spirito del libro. Leggendo mi è venuta voglia di partorire, ho superato le mie paure, e quello che ho letto mi è tornato in mente mentre ero in travaglio e mi ha aiutato tantissimo ad affrontare il dolore nel modo giusto e quindi ad aiutare il mio corpo ad aprirsi.

Let me accept. Let me open to the pain.
Yes, pain is there simply because something in me is still trying to refuse it.
Let me open to it. Let me accept it totally.
Let there be nothing but this pain.

Then a miracle happens:
Opening… opening…
A deep, immense breath overtakes you like a wave,
It runs all through your body and makes you full as you have never, ever been before.
And then… pain is gone.
And gone as well are all tensions that were there!


Aspetto il tuo racconto del parto.

Un grande abbraccio,

S’


Sono gli ultimi giorni, i giorni dei colori mescolati tra loro, emozioni anche del passato, ricordi che si fanno largo nella testa, di quello che si era, di quello che si diventa e di come le forme si trasformano.
Grazie per il libro che mi hai inviato, come sempre sei puntuale come solo gli amici sanno fare, ti sono molto vicino e mi sento molto vicino.
un bacio grande a tutti e tre
A. 

  

Sono in attesa di sentire il primo acuto di E.!

Ti immagino in questo momento nel tuo iperspazio di emozioni che ti sopraffanno. Che roba è? Ora la vita non ha un'altro senso?
Quell'odore di focaccia appena sfornata e vaniglia, non lo scorderai più.
S’


Eccolo. Credo di non essere mai stato innamorato in vita mia, oggi so cosa vuol dire essere innamorati, e amare la vita come mai. Davanti al mare E. ascolta il rumore del mare, piange poco, mangia molto, ascolta i suoni e io immagino che immagini mentre tutto intorno si fa calmo. Con un ramo di legno e qualche foglia rossa gli creo il suo primo pajas, il signore dell'autunno, Otono. L'odore del latte è incredibilmente buono e anche pulire la merda non mi costa niente anzi mi diverte. Lavare i vestiti, e asciugarli. La vita si apre e prende una rotta impossibile da conoscere prima.
L'acuto suona bene e io non vedo l'ora di potertelo far conoscere a te, a R., e alla piccola Alice.

Vi abbraccio teneramente

A.
 

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