Una notte da leoni.


Giovedì sera sono uscita con la mia amica Katia, senza bambine. 
Mi ci voleva proprio una pausa - le stavo giusto dicendo - in questa settimana di gomiti e congiuntiviti. Oggi ho gli occhi come poverazze e ho avuto anche un attacco di cagotto, ma sono uscita lo stesso cara, e piove pure. Cos'altro mi potrebbe mai succedere? SBEM.
Sono caduta dai tacchi 12+2, ho fatto un volo in perfetto stile Fosbury, planando però sul mio corazzato derrière, che sarà pure corazzato ma è dotato di coccige come tutti gli altri, o almeno lo era fino a giovedì sera. Mi sono accartocciata come una lattina però ho provocato grande ilarità negli astanti, sono soddisfazioni. Imparassi a stare zitta e godere dei momenti in silenzio...

Comunque mi ci voleva. Non la culata, ma la serata, una parentesi rosa fra le frasi mamma mi scappa il gomito e amore non mi sento molto b...BURP.
Siamo andate ad una iniziativa che si tiene gloriosamente da oltre venti anni nella mia città, in cui vengono presentati gli spot che hanno vinto qualche premio al festival "I leoni di Cannes" dell'anno precedente.
Quando posso ci vado, perché se in Italia la pubblicità è tristanzuola (più per colpa dei clienti che dei pubblicitari, ipotesi confermata dal fatto che quando i clienti sono esteri o si fanno campagne sociali, i premi per gli italiani fioccano), gli spot degli altri paesi sono spesso geniali o anche solo estremamente divertenti. Ecco una selezione tra quelli che mi sono piaciuti di più. O almeno tra quelli che ancora mi ricordo, perché guardare due ore di pubblicità sarà anche divertente, ma frigge un po' il cervello.


Innanzitutto una clip (si dice ancora clip?) che non è uno spot, ma la presentazione di un progetto che ha vinto il leone d'oro per la migliore campagna P.R. Genio puro: i libri sono oggetti pazienti, possono aspettare giorni, mesi, anni, nella tua libreria, prima che ti decidi a leggerli. Ma questo per un nuovo autore sconosciuto non va bene, perché se non lo leggi subito e non si attiva il passaparola, non ne scriverà mai un secondo. Ecco quindi che l'agenzia ha inventato per questa piccola casa editrice argentina e per il suo autore sconosciuto The book that can't wait.
 

[cliente ETERNA CADENCIA, agenzia ADRAFTFCB, Buenos Aires]


Poi una serie di spot carini. Dads in briefs ovvero "Babbi in braghette" l'incubo di tutti, quando arriva l'estate. Oggi l'ho fatto vedere a mio padre, una specie di invito subliminale insomma, ma non credo che abbia colto. Non ha nemmeno riso. Bah. 



 [cliente BGH AIR CONDITIONERS, agenzia DEL CAMPO NAZCA SAATCHI & SAATCHI, Buenos Aires]


Due cose sulla Coca-cola: sarà pure una multinazionale maledetta, ma è ottima contro il gomito, e fa sempre degli ads fantastici, come questo: i momenti che non ti aspetti, catturati in giro per il mondo dalle Security Cams.

 

[cliente COCA-COLA, agenzia WUNDERMAN BUENOS AIRES, Buenos Aires]


Non vi svelo dove questo spot vuole andare a parare, magari lo capite subito, oppure come me vi sganasciate dalle risate quando capite, alla fine del filmato... Questa Grandma meriterebbe un Oscar.



 [cliente ZONAJOBS, agenzia DRAFTFCB BUENOS AIRES, Buenos Aires]


Abiti come me in una piccola città di provincia, dove succede poco o niente (e meno male)? Pensa se mettessero in piazza un bottone Push to add drama. Lo spingeresti?



   [cliente TNT TURNER BROADCASTING SYSTEM (tv channel), agenzia DUVAL GUILLAUME MODEM, Antwerp, Belgio]


Al cinema, 148 energumeni tatuati, alcuni dolci coppiette, solo due posti liberi... Lo spot si intitola Bikers.



[cliente CARLSBERG, agenzia DUVAL GUILLAUME MODEM, Antwerp, Belgio]


Mi accorgo ora, inserendo i credits, che il mio gusto è evidentemente tarato sull'Argentina. Quasi quasi mi trasferisco là. El lobo en las fresas...

P.s. Il Blogtank di Donna Moderna sulla scelta del nome è stato vinto dalla bravissima Ilaria di Dancing in zero gravity (quil il post vincitore), mi fa comunque un po' impressione essere citata sul sito di Donna Moderna (nessun merito particolare eh, sono citate tutte le partecipanti).
Comunque sia, mi fa impressione:

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