Sia che pensi di farcela che di non farcela, probabilmente hai ragione.


Comincio sempre pensando questa volta non ce la faccio, poi...
Pensavo di non riuscire a passare persino l'esame di quinta elementare, eppure.
Pensavo di non riuscire a passare l'esame di terza media, la maturità, la patente, l'esame di ammissione all'università.
Ho pensato "questa volta non ce la faccio" tutte le volte, la notte prima di ogni singolo esame all'università. Ho pensato seriamente di non riuscire a scrivere la tesi, e il giorno della laurea ho pensato di non presentarmi neppure. Poi ho avuto l'ardire di iscrivermi pure al master.
Pensavo non mi prendessero mai per quel lavoro, e invece. Pensavo "cosa ti presenti mai a un concorso pubblico, tanto si sa come vanno queste cose". Mi sbagliavo. Due volte. La seconda pure incinta.
Pensavo di non riuscire ad avere un figlio, ne ho avuti due.
Pensavo di non riuscire a partorire, l'ho fatto due volte, anche se la seconda ho pensato di morire, ne ho avuto quasi la certezza.


Ma forse non è vero.
Forse io lo so che ce la faccio sempre. Forse penso di proteggermi dall'insuccesso con l'insicurezza. Beh, non mi sembra questa grande idea.
Perché il mio primo pensiero è sempre "ho esagerato, questa volta non ce la faccio" ma un attimo dopo penso sempre "ce la faccio invece, devo solo trovare come".

Perché alla fine, io, ce la faccio sempre. E anche abbastanza bene. Forse allora, a trentandugfhwinj anni suonati, è ora di cominciare a dire da subito "ma certo che ce la faccio", e poi fare anche un bel sorriso.
E cominciare subito, di slancio, ché l'entusiasmo è importante, fa la metà dell'impresa. E bisogna arrivare solo a metà, poi si scollina e si vede l'orizzonte, si capisce che anche stavolta ce la si è cavata alla grande.
Certo, se anche nella vita, come nell'app c25k, ci fosse una soave vocina che dice "good, you're half way", allora lo scollinamento sarebbe più facile.

Forse sarebbe ora anche di accettare il fatto che io possa sbagliare. Qualcuno ha detto una cosa tipo "il successo è fatto al 99% di fallimento, sei disposto ad accettarlo?". Il concetto di successo è poi molto relativo. Nonostante tutte queste paure, io non mi ricordo di insuccessi. Eppure ci saranno sicuramente stati. Ma se puoi dimenticarlo vuol dire che non è importante.





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