Istantanea 13 novembre 2013, dove introduco un altro soprannome di Dalia.


Cara Dalia,
la legge numero uno della mamma plurima è: NON SI FANNO I CONFRONTI.
Bene. Detto questo, sono andata a rileggermi quello che avevo scritto di tua sorella più o meno alla tua stessa età. Mamma cattiva.
Il fatto è che la memoria è labile. Io mi ricordavo che tua sorella alla tua stessa età era amabile come te, ma anche più tranquilla. Il babbo diceva di no.
Avevo ragione io.

Teniamo presente quindi che puoi ancora cambiare, e visto che tua sorella è diventata un bel peperino, come minimo tu diventi un tornado.
Ma.
Dalla tua hai una dolcezza e una faccina furbetta che ti fanno perdonare tutto. Tua sorella è meno "scafata", ma di sicuro, dalla sua, ha la sincerità disarmante. Te ne fa di ogni, ma quando le chiediamo cosa è successo ce lo dice candidamente: "Niente, ho solo cercato di staccarle la testa dal collo perché mi dava un po' fastidio".

Non parli, ma ti fai capire bene, a gesti e a versi.
Il tuo vocabolario è proprio minimal:
Mamma: 1. mamma. 2. babbo, nonno, nonna, e in generale tutto il genere umano.
Cicé: Alice.
Pappa (ma detto tipo scoppiare di bollicine sulle labbra Mpa-mpa): 1. qualcosa di edibile e/o potabile. Nella migliore delle ipotesi. 2. Tutto ciò che può essere portato alla bocca e ruminato. Ho smesso di chiederti cosa hai in bocca. Ho deciso che non lo voglio sapere.
Bau bau: 1. cane. 2. Ma anche tutti gli animali più conosciuti.
A-a-a-a: pecora.
Crrrr: tutti gli altri animali.

Io non faccio confronti, eh. Però ricordo benissimo che tua sorella alla tua età pronunciò scandendo bene le sillabe "mamma, mi racconti alcuni prolegomeni ad una batracomiomachia perifrastica come se fosse antani?"

Nella maggior parte dei casi tu non parli affatto.
Ti esprimi per suoni, bitonali per le domande, tritonali (dal sedere, come fosse tritolo), a 4 toni per affermazioni più complesse.
Ed ecco spiegato come ti sei guadagnata sul campo un altro soprannome: DALIEN*.



Non sei tu che non ti esprimi bene. Siamo noi che non ti capiamo. Tu sei capace di comunicare con entità superiori e lontanissime. Probabilmente.

Ti piace: la mamma. Te ne sono grata. Mi riempi di amore e di coccole come nessuno ha fatto mai.
Il latte, la marmellata, i passatelli (è genetico). Ballare (genetico anche quello). Gli Who, i Led Zeppelin, I was made for loving you dei Kiss. Ma ahimè, come dicevamo poi subentra la cultura, sotto forma di nonna materna, e ti inculca il gusto perverso del Ballo del Qua Qua (niente paura, non lo posto nemmeno sotto tortura). Ti piace andare al nido, ti butti letteralmente tra le braccia delle dade. Ma il tuo entusiasmo quando ci vedi arrivare all'uscita è commovente. Una volta ti sei anche messa a piangere coi singhiozzi per la contentezza di vedere il babbo (non è ironico).

Ti piace tantissimo: Alice. Alice quando gioca con te, Alice quando ti ignora, Alice quando è nella stanza, Alice quando ti bacia, Alice quando cerca di staccarti la testa. Alice. Scarabocchiarti la faccia con i pennarelli, è amore proprio.

Non ti piace: il fasciatoio, mettere il giubbotto.

*licenza poetica.

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