Questione di sensi di colpa?


Interno, ore 8.40 di un giorno festivo, dopo una notte insonne.
Lei si sta mettendo le scarpe, lui cerca invano di domare una rissa tra due scimmie urlatrici.



Lei: vado in ufficio.
Lui: ma anche oggi?
Lei: sì. Hai presente la storia che quando sono a casa vorrei essere in ufficio e quando sono in ufficio vorrei essere a casa?
Lui: ah beh sì. La questione dei sensi di colpa.
Lei: no, la questione del rompimento di palle.

Il giorno festivo è la soluzione ideale. Bimbe a casa, mamma in ufficio. Da sola, nessun telefono che squilla, nessuna urgenza da risolvere per l'altroieri.
Silenzio. Mi sono anche chiusa dentro.

Anche lui ha capito. Ha smesso di lottare con i nonni e le ha lasciate con loro al parco. Torna a casa a fare il pane.
La mamma in ufficio e il babbo a casa in congedo di paternità, a fare il pane. Il mio amico Daniele ha commentato questa foto così "da vendere a Barilla subito, nuda e cruda. Ne hanno tanto bisogno."

Buone feste allora, io mi metto al lavoro.

P.s. la foto è di qualche giorno fa. Le gioie del liberoprofessionismo: in ufficio quando non c'è nessuno, a casa quando l'ufficio è pieno di gente. A guardare queste belle mani che fanno il pane coi semini come piace a me.





Etichette: , , , ,